mercoledì 19 settembre 2007

Quanto mi KOsti PolitiKO

Quanto mi KOsti PolitiKO.

di Renzo Menga


“La ricchezza di informazioni abbassa i conflitti?”...... questa è una teoria scientifica nel campo della comunicazione. In questo periodo mediatico e comunicativo molte informazioni stanno effettivamente portando alla luce fatti, misfatti, stipendi d’oro e sistemi che prima venivano camuffati, occultati o manipolati anche dagli stessi mezzi di comunicazione.Oggi la varietà e la qualità di tanti mezzi ed il coraggio di giornalisti, di donne ed uomini...veri, danno spessore e visibilità a fenomeni sociali e a sistemi di potere che prima sfuggivano ai tanti.Vorrei citare solo qualche esempio: dai BLOG (vedi la grande operazione Grillo...) alla carta stampata, alle trasmissioni TV, al web......Ma tutta questa informazione e datazione su fatti, persone e cose incide sui comportamenti e sui modelli percettivi ed interpretativi della nostra società? Credo di sì, almeno in parte. Si sta iniziando a muovere qualcosa. Oggi si fanno più correlazioni di azioni, si hanno a disposizione maggiori dati identificativi, si veicolano più informazioni multidimensionali, ci sono più analisi di sistema, diversi sono i livelli linguistici ed espressivi, basti pensare ad un fatto riportato dalla rete internet per rendersi conto della quantità e qualità delle libertà espressive, a volte anche senza nessuna regola.Negli ultimi tempi lo slogan è, per esempio, “i costi della politica” ma questo slogan, che tale rimane, che effetto ha prodotto?Quali cambiamenti di rotta ci sono? Ancora privilegi, retribuzioni e benefit.... non solo dei parlamentari, che meglio sarebbe definirli “pallamentari...”, dei consiglieri regionali ( in Abruzzo, ad esempio, abbiamo una delle storie più hard sugli aumenti-dimunuiti.... che i politici si sono attribuiti., sulle ulteriori sedi nascenti del Consiglio Regionale e tanto altro ancora...) ma chi vota pensa a chi , come, quando e perché, ha mandato a rappresentarlo? Noi siamo i datori di lavoro dei politici!Come dice Beppe! Noi tutti, impiegati, operai, pensionati, casalinghe, studenti ... noi che andiamo a fare la spesa, noi che paghiamo i costi di questa politica che è la più cara , ma la più scadente d’Europa, noi che paghiamo le tangitasse ( spesso vere e proprie tangenti di stato..). Non è un mestiere a vita quello del politico, dovrebbe essere una missione a termine!Un lavoro precario! E invece? Sempre gli stessi, neanche se fossero dei bravi attori! Si discute, si discute e tanto, sulla legge elettorale, sui nuovi partiti, di nuovi travestimenti...... si fanno nel contempo scalate...anche bancarie.. ( vedi le ultime notizie di queste settimane sulla scalata Antonveneta ), si fanno nuovi accoppiamenti, si fanno scambi...(non quelli che pensate...magari li facessero, quelli almeno..!) a tutti i livelli..dai voti ai piaceri transpolitici ed eteropolitici......e poi i parlamentari inquisiti, condannati o i ministri che vanno al Gran Premio con l’aereo di Stato. E i problemi allora quali sono? Sono i lavavetri dei semafori, non le città sporche, urinatoi continui, città rifiuto, ( senti i “profumi” di Roma... ad esempio) non l’illegalità diffusa e praticata a tutti i livelli, istituzionali e non, ( si pensi solo alle ultime “scoperte” sui test d’ingresso alle Università), i problemi sono inoltre, i tantissimi cervelli, ricercatori e gente in gamba che vanno via o che se rimangono vengono isolati, ghettizzati e mortificati, non sono i “costi” della “casta”....dei palazzi del potere, dal Quirinale a quelli di Palazzo Chigi, passando per Montecitorio e Palazzo Madama, che pur governando lo stesso numero di italiani meno di 30 fa hanno triplicato il numero di Palazzi, Uffici, segreterie, consulenze, portaborse e portascarpe ...... invece di pensare al controllo del territorio che in alcune aree del paese non esiste ( l’ultima notizia è quella di un imprenditore campano costretto a lasciare la sua terra, nonostante la scorta continua, perché ha denunciato più volte chi gli chiedeva il pizzo ed ora neanche la scorta può più garantire la sua sicurezza e quella dei suoi cari ...), invece di pensare alla scuola, la peggiore d’Europa (vedi l’ultimissimo rapporto ISTAT) , si potrebbe continuare ma il buon senso comune mi blocca. Essere “italiani” oggi, questo è il dilemma! Un segnale.... per rimanere “italiani”? Almeno 4 cose da fare, le emergenze prioritarie:

- Ridurre, con effetto immediato, tutti i costi della Politica del 50% degli stipendi dai politici Nazionali a quelli Regionali, Provinciali e Comunali, compresi gli stipendi d’oro di alcune categorie di impiegati (ad esempio quelli in servizio presso il Parlamento, il Quirinale, il Senato ecc....) ed eliminare tutti i benefit concessi fino ad oggi ( comprese le agevolazioni fiscali, esentasse, ecc.)
- Rendere pubblici stipendi e tasse pagate non solo dei politici, ma anche degli esponenti istituzionali, dei Dirigenti e dei Direttori Generali, dei CdA, dei sindacalisti e quant’altro ..... le categorie delle pensioni d’oro... che sono tante, ed ovviamente ridurle.
- Controllo totale dei costi dei generi alimentari e non – dal produttore al consumatore – seguendo e monitorando tutte le fasi dalla produzione alla commercializzazione,riportando subito l’adeguamento ai costi reali, eliminando quindi la politica speculatoria.
- Ripristinare e praticare forme di legalità, traducendo i tanti progetti e le tante dichiarazioni espresse e predicate (quelle dei “parolai di turno” sui palchi infiorati e profumati o alle sagre della salciccia di maiale...) e renderle visibili e operanti in tutti i settori su tutto il territorio nazionale ( ad esempio anche nelle nomine di incarichi a qualsiasi livello che debbono tener conto delle capacità e delle reali professionalità richieste, eliminando la politica clientelare, amicale e speculativa del potere politico). Punire, realmente e non virtualmente, qualsiasi forma di illegalità praticata, da quella visibile a quella invisibile.......

Questo almeno per cominciare .......!

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